20/05/12

Sette

C'è una cosa che mi dispiace molto della mia adolescenza. Che nessuno si sia mai accorto che c'era qualcosa che non andava in me. Stavo male, ero rabbioso, senza amici e nessuno ha mai pensato di prendermi da parte e dirmi "qui c'è qualcosa che non va". 

È che finché studi, non ti droghi e non fai tardi il sabato notte, allora va tutto bene. L'importante è non fare casino, poi quello che ti succede dentro la tua calma e i tuoi silenzi sono fatti tuoi.

Se svuoti il frigo la sera prima di andare a letto è perché sei un golosone e fanno le battute. Se te ne stai per i fatti tuoi è perché sei misantropo (a 17 anni non sapevo neanche che cosa volesse dire, ho dovuto guardare sul dizionario per sapere cos'ero). Se ti piace leggere tanto è perché ti piace (no, è perché non ho nessuno e mi faccio compagnia così. Io avrei voluto tanto passare i pomeriggi a pomiciare, guarda un po').

Quello che mi dispiace è che avrei voluto avere degli anni spensierati, fare le cazzate che gli adolescenti fanno perché sono troppo stupidi per pensare alle conseguenze, fregarmene di tutto e di tutti e soprattutto, soprattutto non pensare.

E invece pensavo e riflettevo, anche perché avevo un sacco di tempo.

Penso che se qualcuno mi avesse aiutato, ma senza fare niente di speciale, solo capire e dire due parole, dare un consiglio utile ogni tanto, magari indirizzarmi verso qualche ineresse, avrebbe potuto salvarmi. C'era ancora tempo allora. 

Invece no, e così sono dovuto andare incontro a tutto quello che è successo dopo.

08/05/12

Interludio alfa

Perché non tiri fuori le palle per una volta, una volta nella vita, e vai a parlarle?

Perché tanto non le interesso, ecco perché.

Ma se ti guarda! È evidente che ti guarda, te proprio.

Mi guarderà perché si diverte a guardare i freak.

Ma quanto stronzo sei? 

Oh, ma l'hai vista? No dico, l'hai vista?

Certo che l'ho vista, è meravigliosa. È una di quelle donne che incontri una volta ogni dieci anni. 

Ecco... e allora secondo te una così viene con me? Ma ti sembra che ci posso credere?

Perché no? Chi ti dice che sei peggio di tutti gli altri?

Ma ti pare? Ce ne sono tanti meglio di me e di sicuro lei può scegliere e se può scegliere sceglie il meglio.

Ma quanto sei stronzo. Vai lì, di' qualcosa e vedi come va...

E come vuoi che vada? Che mi dice di no.

E allora, ti dice di no, e che sarà mai, almeno ci hai provato.

Eh no caro, c'è un limite ai no che si possono prendere. E io l'ho già passato da un bel po' e non ne voglio più, perché diventa umiliante.

Ma brutto stronzo, questa qui non ti dice di no, non vedi che si gira per guardarti ogni volta che passa?

E che ne so io di cosa vedo? Magari sono io che mi faccio le storie e lei non guarda affatto.

Ma te lo dico anche io che ti guarda!

Ma tu sei dentro la mia testa, vedi quello che vedo io, genio.

Puttana la merda, non hai paura a parlare con l'amministratore delegato della tua azienda e ti caghi sotto per parlare ad una ragazza?

Ma so già che poi non riesco a parlare, dico cazzate, poi mi chiudo a riccio e lei mi dimentica ancora prima che mi sia girato.

C'hai 32 anni cazzo e ti comporti come se ne avessi 13.

Oh vaffanculo, non è che mi piace essere così eh. La fai facile tu, perché tanto non sei tu che ci metti la faccia, tu sei solo una cazzo di voce nel cervello.

Sei uno stronzo e passerai tutta la tua vita a rimpiangere le occasioni che tu hai sprecato come uno stronzo.

Lo so già, grazie.

Ascolta, prova a ragionare per una volta. Questa ti piace?

Da morire.

Davvero?

Sì.

E allora vai cazzo, vai e prendi quello che vuoi avere. Devi allungare la manina del cazzo e prenderlo. Se non l'allunghi, la manina ti serve solo a farti le pippe.


Mmmmm... Vabbè magari domani ci provo.

NO diocane, NO. Adesso! Fai! Non domani, non provare. Adesso! Sei proprio uno stronzo.

Vabbè vediamo come va...