20/03/13

Ventinove

Scusate lo sfogo, ma è solo uno sfogo, non prendetelo seriamente, però per la miseria...
 
Non è per dire, ma io ho ragazze che mi contattano su Facebook per offrirsi di venire a letto con me, quando cammino per strada o al centro commerciale ho i finocchi che mi mangiano con gli occhi.
 
(Non è per vantarmi, perché ho lavorato duro per arrivare a questi risultati, non sono cose regalate e non è sempre stato così)
 
E l'unica, l'unica maledettissima stronza che mi piace fa persino fatica a rispondere alle telefonate.
 
Non mi riconosco più, miseriaccia ladra sozza. Il piano era che nel peggiore dei casi lei si innamorasse perdutamente di me e io la facessi soffrire.
 
Mi sto rammollendo... devo reagire.

16/03/13

Intermezzo musicale





Sorridi anche se il cuore ti fa male
Sorridi anche se è spezzato
Quando ci sono nuvole in cielo, ce la farai
Se sorridi nella paura e nella tristezza
Sorridi e forse domani
Vedari il sole splendere, per te

Illumina il volto di gioia
Nascondi ogni traccia di tristezza
Anche se una lacrima sta per spuntare
Quello è il momento in cui si devi sforzarti
Sorridi, a cosa serve piangere?
Scoprirai che la vita vale ancora la pena
se solo sorridi

14/03/13

Ventotto

Stavo leggendo per caso su internet una discussione sulla fidanzata ideale. Niente di serio, quattro chiacchere senza pretese. E mi sono accorto che io non ce l'ho mai avuta una donna ideale, però in fondo uno deve anche avere dei gusti che ti fanno scegliere una rispetto ad un'altra, no?

Allora se penso alla mia donna ideale, la penso così (e dico donna in quanto oggetto di amore e desiderio da parte mia, non in quanto persona ideale esente da difetti che deve andare bene a tutti).

Deve avere delle cicatrici. Profonde, di quelle che fanno male a anni di distanza quando cambia il tempo. Deve aver sofferto, tanto, almeno una volta nella vita e deve aver conosciuto il senso di buio, solitudine e disperazione che il dolore porta (no, essere lasciate dal fidanzato non si qualifica come dolore).

Deve farmi soffrire. Non sempre, non continuamente, ma una volta ogni tanto sì, deve. Solo una donna che ti fa soffrire sa anche renderti felice, perché se ti fa soffrire significa che è riuscita a farti togliere la corazza e solo senza corazza si può essere felici.

Non deve credere di farmi felice cucinando, lavando e stirando. Se volessi una sguattera ne pagherei una e avrei molti meno pensieri. 
 
Deve voler essere bella, deve piacerle vestirsi bene, truccarsi bene, profumare di buono. Non è questione di aspetto fisico, è questione di atteggiamento: non si può apprezzare la bellezza del mondo se non ci si impegna ad essere artefici di quella bellezza. 

Deve avere sempre scarpe bellissime. Una donna ti fa eccitare se sa portare i tacchi, ma mostra se ha vera classe da come indossa le ballerine.

Deve aver provato, almeno una volta, il piacere di sentirsi puttana, il senso di abbandono all'istinto primitivo di far accendere il desiderio di un uomo, di perdere le sovrastrutture morali che richiedono di essere brave e rispettose e dalla parte giusta. Il senso di fare quello che non si deve e averne goduto.

Deve aver avuto tanti uomini prima di me. Deve aver provato, assaggiato, sperimentato. E allora, se mi avrà scelto, saprò che mi ha preferito cosciente di quello cui rinunciava scegliendo me. E non riesco ad immaginare una cosa che mi faccia sentire più uomo.


27/02/13

Ventisette

Tutti mi chiedono sempre perché faccia boxe...

L'unico vero motivo è perché è l'unico momento in cui la vita non mi sembra un totale casino senza capo né coda.

22/01/13

Ventisei

Quand'ero pischello non capivo il senso di quei film sulla crisi dei trentenni, delle tirate sui bamboccioni, dei libri di Fabio Volo. Ora che sono in quella fascia d'età invece capisco benissimo. Chi era che parlava di bamboccioni? Non mi ricordo... comunque spiacente, ma aveva ragione. I miei coetanei sono, tendenzialmente, degli adolescenti nel corpo di adulti (ah, mi direte, ma tu come fai a toglierti dal mucchio? Perché posso avere molti difetti, ma è da quando ho 8 anni che il mio problema è essere troppo maturo per la mia età).
 
E c'è un sacco di gente, tanta gente, troppa gente che ha bisogno di una figura genitoriale, al posto di un amante. Per qualche motivo io vengo spesso identificato in questa figura genitoriale e la cosa non mi va bene per niente. Wanna be your lover, not your fucking mother recita una canzone.
 
Ma mi chiedevo: come vanno le cose nelle fasce dei 40 e dei 50? Un po' meglio? Uguale? Peggio?
 
Perché io ci sto pensando a orientarmi su quel target. Un po' perché, appunto, vorrei relazionarmi con donne adulte; un po' perché, per forza di cose, sarebbe alquanto improbabile che io venga trattato come un sostituto del padre; un po' perché ho sempre trovato le donne sopra una certà età molto più affascinanti delle ragazzine.

04/01/13

Venticinque

Nei giorni passati ho ricevuto da un paio di persone dei sinceri auguri di buon anno, perché potesse portarmi il meglio in tutto. Quegli auguri mi hanno fatto molto piacere, perché erano sinceri e volevano dimostrare l'affetto che quelle persone provano per me.
 
Dall'anonimato di questo blog vorrei ricambiare con un solo augurio: di arrivare a capire, come ho fatto io, che il bene, la felicità, la soddisfazione non arrivano, non li porta l'anno nuovo, l'amore della tua vita, né nient'altro. Sono cose che ci si costruisce con fatica e pazienza, con la volontà di farlo e senza aspettarsi che arrivino da qualcosa o qualcuno.
 
Perché in fondo la soddisfazione nella vita è solo quello che sei riuscito a costruire al netto dei colpi, della sfiga e degli sgambetti che - quelli sì - arrivano non richiesti ed in abbondanza.