14/09/12

Diciotto

Quand'ero ragazzetto guardavo gli adulti, specie i maschi, e mi piaceva il fatto che erano tutti così sicuri di sé, sapevano sempre cosa fare e cosa dire al momento opportuno. Si rompe un elettrodomestico? C'è un problema legale? La risposta arriva sempre. Perché loro sapevano.

Man mano che il tempo passava e io crescevo, non riuscivo ad avere la stessa sicurezza in me stesso. Si rompe un elettrodomestico? E ora cosa faccio? C'è un problema legale? Sono morto! La risposta giusta non arrivava mai. Perché io non sapevo.

Poi, quando sono diventato grande, ho capito che io ne so tanto quanto gli altri adulti, cioè poco e male di alcune cose, niente di tutto il resto. La differenza è che io lo ammetto di fronte a me stesso, gli altri no e sono dei gran cazzari di professione.

Ci sono alcuni ambiti che conosco bene (il lavoro, quello che ho studiato eccetera) e c'è tutto il resto riguardo a quale so poco, in maniera superficiale e sostanzialmente inadatta ad esprimere opinioni informate. 

Di quello che non conosco, non parlo; o perlomeno ne parlo ammettendo la sostanziale ignoranza. Di quello che conosco, parlo quando serve e senza mettermi in mostra.

Che è tutto il contario di quello che fa la maggior parte della gente. E non sarebbe neanche un problema, se non fosse che i cazzari sono molti e in un mondo di cazzari è il cazzaro a venir premiato. 

Tipo sul lavoro, mi esprimo quando serve e dando opinioni motivate. Di solito non vengo ascoltato, perché parlo poco e dico le cose che non vanno. Poi si fa in base a quello che dicono i cazzari, che parlano tanto e dicono che tutto va bene. Poi il lavoro va in merda e mi vengono a dare ragione.

Tipo con le donne. Io sono come sono, ma di certo non sono uno che si mette in mostra. Di solito le donne preferiscono a me i cazzari... anzi vi racconto una storia vera, che è una sola ma è esemplare. La mia prima ragazza seria mi ha lasciato per un altro. Ovviamente questo era sicuramente uno che la sapeva raccontare, al contario di me. Com'era prevedibile, dopo un paio d'anni si sono lasciati perché lei si è trovata con un palco di corna in testa grande così. Chi è stata la prima persona che ha chiamato per sfogarsi?

Sì esatto.

Prima regola per avere successo nel mondo: sparate cazzate, sparatele grandi e sparatele spesso. La gente adora farsi prendere per il culo, non chiedono altro.

4 commenti:

  1. E tu le hai risposto? E allora la distinzione non è tra cazzari e onesti... io avrei lasciato squillare per 50 anni!!! Comunque non trovo relazione tra il lasciarti e il fatto che poi il nuovo rapporto sentimentale é andato male. Le persone lasciano le persone. Accade e non per colpa dell'andamento del mondo, magari solo perchè una storia è finita. Del resto ti sei mai chiesto se tu stesso preferisci persone che ti somigliano o persone che sparano cazzate? Da chi rimani colpito? Siamo tutti simili al mondo Signor Cellophane.. questa percezione che dai di - io contro voi tutti - non è plausibile. Scusa come sempre la mia grande sincerità.

    RispondiElimina
  2. I commenti di questo blog sono diventati la sezione "consigli su cose che non sono scritte sul post" :-)

    RispondiElimina
  3. No. Ti sbagli, io ho letto il post e con grande attenzione. Ho scritto quello che ho pensato sinceramente, attenendomi alle tue parole. E' la tua replica che nasce forse da una tua interpretazione delle mie parole. Io mi riferivo al post e quelli letti in precedenza. Ciao polemico :-D

    RispondiElimina
  4. Non ho mai scritto da nessuna parte di sentirmi "io contro tutti voi", anzi, né ho mai messo in relazione l'essere stato lasciato con il fatto che la storia sia finita. All'epoca nemmeno pensavo quello che penso adesso, a dire il vero.

    Ma è anche difficile per me spiegarmi, visto che se provo a dire che - per qualunque motivo di cui mi sento l'unico responsabile - non riesco a coltivare relazioni, di qualunque genere, perché chi mi conosce da un lato si tiene lontano ma poi quando ha bisogno viene da me solo per trovare aiuto e poi sparisce di nuovo, mi sento dire che me lo invento, che mi autocommisero eccetera.

    Ripeto, attribuisco questa situazione solo ed esclusivamente a me stesso, ma è difficile sapere in cosa sbagli se nessuno te lo dice. Voglio dire, se mi dici "sei un coglione, sei falso, sei scemo" ok, ha un senso. Forse non è vero che sono coglione, ma se non altro è chiaro che tra noi non può funzionare e amen.

    Ma se vieni da me quando stai male, quando hai bisogno di consigli, quando non sai cosa fare, presumo (presumo, ma magari mi sbaglio) che tu mi consideri una persona degna di fiducia e non un completo imbecille. Solo che passare i weekend da solo perché nessuno ha voglia di uscire a divertirsi con te, e beccarti solo i problemi delle persone, alla lunga diventa faticoso.

    Sul lungo periodo, quando sei nella situazione in cui le persone che conosci vanno a divertirsi, escono, si innamorano con persone di cui poi si lamentano con te e a te invece non ti si filano se non per venire a sfogarsi alla bisogna, devo farmi delle domande.

    E io sono il primo a mettermi in discussione, ma non posso far finta di non vedere ciò che è palese: che se frequenti cazzari, prima o poi te la prendi nel didietro ed un adulto dovrebbe riuscire a riconoscere i cazzari.

    Io di cazzari non ne ho mai frequentati e infatti non ho mai avuto problemi in questo senso. Il mio problema è che probabilmente sono una persona noiosa, o non so che altro, e a nessuno viene voglia di passare del tempo con me.

    Sto stabilendo un "io contro tutti voi"? No, l'esatto contrario. Se facessi questo sarei ben contento di passare le ferie da solo, di non uscire il sabato e quando il telefono suona per qualche richiesta d'aiuto semplicemente lascerei squillare.

    RispondiElimina